Pensieri carnosi, di Andrea Quadrani


Muro bianco. Luce gialla che si dissolve. Anime chiare intorno. Arredi verdi e azzurri. Cibo avorio e rosso e bianco e giallo e di nuovo rosso. Fiori magenta e viola e bianchi. Macchie. Anime danzanti. Anima parlante. Ascolto placido silenzi e luci e parole. Silenzi si odono uscire dalle menti intorno: domande sfuggono e vengono subito riprese, nascoste, chiuse e sopite; come sempre fatto, per ogni dubbio e per ogni angoscia. Sguardi fissi al muro. Estasiati e ammutoliti. Foto, foto e pietra. Voce cristallina segue il percorso; puntigliosa e secca; ritmata. Lucida e divertita. Qualche sospiro. Qualche respiro. Occhi verdi e azzurri e marroni scrutano qua e là. Razzisti del sesso pensano ad alta voce. Si coglie. Pertugi nelle menti e nel racconto che continua, intenso e colato. Brividi. L’anima si copre e riparte, senza fine. Senza fine la si ascolta. I corpi comunicano, si muovono, volteggiano, eccitano. Il corpo declama e convince. Mima. Calore, dal piumino, dalla voce, dalle foto. Storia e verità che si inseguono per unirsi. Per unirsi si dividono. Il tempo si ferma e riparte varie volte. Mentre scorre la vita, le spiegazioni forti della convinzione aleggiano a mezz’aria. Pronte ad essere carpite o respinte. La fine giunge senza scampo. Tutto poteva durare di più, le anime si erano scavate le loro nicchie nel tempo. Si erano sentite un attimo unite, nel nome e nei segni. Ma non si può più. Quindi si sale. Poteva essere altrimenti, dopo tutto il detto? Si sale; su in alto. Anime e pensieri, verso il riempimento dei corpi. Utile e necessario anche per vedere oltre. Scambi di parole succubi della ritualità. La magia aleggia ancora, ma, man mano svanisce; parte penetra nei corpi, attendendo i risultati, e parte scende, giù verso il suo luogo di origine.  Intanto si parla, si parla del nulla e anche del tutto. Risate. Simpatie. Mani che si toccano. Baci. Saluti. E viaggi nella notte. Nella notte dei tempi. Nella notte dei nostri tempi. Pieni zeppi di pensieri carnosi, espressi e pensati.




Pensieri e parole scritti, dopo l’ultimo di quattro Monologhi - Rappresentazioni dal titolo: Vaginalia. La vagina e tutto quello che ella rappresenta ed ha rappresentato nei secoli; nell’arte e nella cultura, fino ai nostri giorni.

Emozioni provate nello spazio cultural – espositivo della Maretto a Pianiga (VE), attraverso le parole ed i gesti della emozionatrice 'Cotal' Luisa  

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